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Biblioteca comunale Giuseppe Faraone

Argomenti :
Istruzione
La biblioteca dei comuni e delle comunità Locali del territorio campano “Giuseppe Faraone”, si trova al secondo piano di Palazzo Mazziotti.
Indirizzo Via Umberto I, 16, 81013 Caiazzo CE, Italia
Orari di apertura Lunedì: 09:00-13:00 / 15:00-18:30
Martedì: 09:00-13:00
Mercoledì: 09:00-13:00 / 15:00-18:30
Giovedì: 09:00-13:00
Venerdì: 09:00-13:00
Sabato: Chiuso
Domenica: Chiuso
Cap 81013
Modalità di accesso

La biblioteca è facilmente accessibile a tutti.

 

La Biblioteca è stata istituita nel 2001 e si presenta come un importante centro per lo studio approfondito della storia dei Comuni e delle Comunità locali. Ospita circa 6000 titoli riguardanti prevalentemente la filosofia e la storia locale.

Il materiale ospitato è diviso nelle seguenti sezioni:

  • Sezione Antica
  • Sezione Multiculturale
  • Sezione Generale
  • Sezione Ragazzi
  • Sezione Regionale
  • Sezione Multimediale

Ha ricevuto in dono consistenti fondi librari da parte di privati. Custodisce, inoltre, la Biblioteca dell'Associazione Storica del Caiatino, che presenta numerose opere interessanti per la storia locale. Sono attivati i servizi gratuiti di:

  • Consultazione
  • Reference
  • Prestito
  • Consultazione online cataloghi in rete
  • Ascolto in cuffia CD musicali facenti parte del patrimonio della Biblioteca

La Biblioteca ha aderito al Polo Regionale Campano del Servizio Bibliotecario Nazionale e rende fruibile il suo patrimonio sull' OPAC del Servizio Bibliotecario Nazionale.

La Biblioteca fa parte dal luglio 2005 del Polo SBN Campania.

Archivio storico

Nella città di Caiazzo è presente nel Palazzo Mazziotti l’Archivio Storico che raccoglie dati relativi agli eventi storici nazionali e al loro influsso sulla vita politica e sociale di Caiazzo, ma anche quelli che raccontano la vita quotidiana e ne restituiscono sebbene limitatamente il colore e la vivacità; l’Archivio infatti conserva documenti e atti del Comune che descrivono la vita sociale dei cittadini. Il lavoro di riordino e catalogazione dei documenti è stato ripreso alla fine del 1997, dopo essere stato per lungo tempo abbandonato.

L’attività di ricostruzione e classificazione ha portato alla riscoperta di documenti di particolare interesse ed è stato recuperato un manoscritto importante per ricostruire la storia locale, opera del canonico Pasquale Iadone, che descrive la storia della Città. Oltre al già citato manoscritto, l'Archivio annovera interessanti disegni, planimetrie, progetti, documenti relativi alle congregazioni, molto diffuse nel passato; alla caduta del Regno delle Due Sicilie alla lotta al brigantaggio e al governo dei Savoia; atti e regolamenti del Pio Monte di Mirto e delle relative scuole incorporate successivamente nelle Opere Pie; documenti relativi alla Mutua Banca Popolare di Caiazzo e alla Società Operaia.

Vi sono poi atti che testimoniano la dura esperienza subita dalla città durante la seconda guerra mondiale (tra cui la strage nazista di ventidue vittime innocenti in località Monte Carmignano per la quale la città ha ricevuto la medaglia d’Argento al Merito Civile) e documenti particolari come quello recante la firma autografa del Re Vittorio Emanuele II di Savoia. La vita quotidiana emerge dai dati raccolti riguardanti l'anagrafe e lo stato civile, dai registri degli emigranti dalla seconda metà del XIX secolo all’inizio del XX, dagli atti delle numerose Fiere - mercato che animavano il commercio a quel tempo, dalla meritoria attività delle Opere Pie, dalle lettere scritte alle autorità dal popolo in una sgrammaticata, ma sorprendentemente efficace lingua italiana.

Il criterio di catalogazione rispetta i canoni dettati per l'Archivio Comunale del 1897 attraverso la Circolare di Astengo e raccoglie materiale documentario che va dalla metà del XVIII secolo sino al 1960 circa.
Il materiale raccolto nella catalogazione passa dalla suddivisione in categorie in classi a loro volta divise in fascicoli ed eventuali sotto fascicoli.
In Archivio sono inoltre custoditi i registri del Catasto Murattiano che seppur nato come strumento provvisorio rimase in vigore per oltre un secolo, fino a settant’anni dopo l’ Italia unita, e i registri dello Stato civile (Nati-Matrimoni-Morti) dal 1809 al 1899.

La presenza di questa istituzione rappresenta un'importante occasione per avvicinare i giovani al passato e stimolarne ancora di più l' interesse per la riscoperta della loro identità culturale.

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