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Chiesa Ave Gratia Plena

La chiesa non era soltanto luogo di culto ma si presentava, dalla sua fondazione, come istituzione di patronato laicale della Città.
Indirizzo Via Aulo Attilio Caiatino, 167, 81013 Caiazzo CE, Italia
Punti di contatto
Cap 81013
Modalità di accesso

Accessibile, con presenza di scale.

 

La Chiesa dell’Annunziata o A.G.P.

La prima notizia che attesta l'esistenza della chiesa Ave Gratia Plena è riportata in una pergamena, oggi perduta, dell’anno 1332, in cui si legge che "Paolo Sinai, Fisico, della città di Cajazzo donò a notar Pietro di notar Roberto, economo della chiesa ed ospedale, una casa terranea con un montano per macinare olive". La chiesa non era soltanto luogo di culto ma si presentava, dalla sua fondazione, come istituzione di patronato laicale della Città che, concretamente, la possedeva attraverso una confraternita e la gestiva nominando sia i rettori che i cappellani, anche se questi formalmente dovevano ottenere l’assenso vescovile.

La confraternita si presentava come istituto di assistenza e carità e, oltre al culto, gestiva anche l’ospedale annesso alla chiesa. Le due istituzioni erano governate separatamente, ognuna con propri beni e procuratori, e solo nel 1420 l’Università, di comune accordo con la congregazione, pervenne alla decisione di unire i due istituti, e dall’unione dei rispettivi beni venne a formarsi un solo corpo gestito da 2 governatori eletti rispettivamente dalla chiesa e dalla confraternita.

La chiesa si presenta in forme rinascimentali, con portale minuziosamente scolpito, e venne sicuramente edificata su una precedente fabbrica. ll monumentale portale d’ingresso, costruito nel 1498, testimonia sia l’interesse della città per la cultura rinascimentale sia, con lo stemma della Città scolpito e ripetuto più volte, la fondazione laica dell’istituzione.  L’edificio fu ristrutturato interamente tra il 1740 e il 1768 con il notevole apporto tecnico e artistico di un importante figura del tempo: il Regio Architetto Nicola Tagliacozzi Canale.

I lavori realizzati su progetto dell'architetto, dalla forte personalità artistica, contribuirono a diffondere, in un centro minore come Caiazzo, quel clima artistico settecentesco proprio dei centri maggiori dando così il via ad una serie di trasformazioni architettoniche e decorative che, nell'ambito dell'architettura religiosa della cittadina, hanno investito molte delle sue chiese e cappelle diffondendo quel gusto della decorazione barocca che fu l'espressione dominante nel Settecento. Il lato della chiesa che si affaccia sulla via A.A. Caiatino presenta, a coronamento dell’ingresso laterale, una singolare sovrapposizioni di stili architettonici. A dimostrazione dell’antichità del manufatto si evidenziano nella muratura 3 portali: quello più recente in stile barocco costruito probabilmente tra il 1740 ed il 1768, periodo in cui la chiesa fu rifatta interamente, quello rinascimentale coevo al portale monumentale, e quello più antico in stile tardo gotico quasi sicuramente risalente al primo impianto della chiesa.

Nel 1866,  con la seconda soppressione di ordini ed istituzioni religiose, la chiesa pervenne alla Congrega della Carità e quindi al comune. Subì i danni del terremoto del luglio 1930 ma continuò ancora ad essere officiata fino agli anni ‘60. Venne nuovamente danneggiata dal sisma del novembre 1980 a seguito del quale il Comune ne ha curato il definitivo restauro. Nel corso dei lavori, nella lunetta gotica dell’antica porta che si affaccia sul corso Aulo Attilio Caiatino, è venuta alla luce una pittura murale medioevale, molto danneggiata, raffigurante la vergine che sembra confermare l’ipotesi una reciprocità di committenza e di "sguardi" tra l'Annunziata, la Cappella Egizi e la Cattedrale.

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